Milano Musica 2025: un Festival dedicato a Francesco Filidei
L’edizione 2025 del Festival Milano Musica, presentata ufficialmente nel Ridotto del Teatro alla Scala, rende omaggio a una delle voci più originali della scena musicale contemporanea: Francesco Filidei. Il compositore pisano, noto per la sua scrittura incisiva, visionaria e profondamente personale, è il protagonista del programma Fiori, tempo, respiro, che propone 28 concerti sinfonici e da camera. Un percorso articolato che mette in dialogo le opere di Filidei con i grandi del passato e del Novecento – da Liszt a Berio, da Messiaen a Ligeti – in un affascinante intreccio di suoni, pensiero e memoria.
La collaborazione con la Fondazione Invernizzi
All’interno di questa edizione straordinaria, si inserisce la collaborazione tra Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi e Milano Musica, che si e’ concretizzata in due appuntamenti ospitati a Palazzo Invernizzi. Una nuova sinergia che sottolinea l’impegno condiviso per la diffusione della cultura musicale contemporanea e per la valorizzazione dei luoghi d’arte come spazi di riflessione e confronto.
Il primo evento è’ consistito nella proiezione dell’opera Giordano Bruno, composta da Filidei nel 2014, che ha ripercorso la figura del filosofo italiano bruciato sul rogo nel 1600. L’opera si distingue per la forza della sua scrittura orchestrale e per una tensione drammaturgica che coinvolge profondamente l’ascoltatore. A introdurre la serata e’ stata una conversazione tra il compositore e il musicologo Paolo Petazzi, che ha offerto al pubblico una chiave di lettura privilegiata dell’opera.
Il secondo appuntamento è stato un incontro a tre voci, con Tito Ceccherini, uno dei massimi interpreti della musica d’oggi, Francesco Filidei e il Quartetto Prometeo, ensemble tra i più attivi nel panorama internazionale. La serata e’ stata l’occasione per esplorare da vicino il rapporto tra composizione e interpretazione, e per entrare nel vivo del linguaggio musicale contemporaneo attraverso il racconto diretto dei suoi protagonisti.
Entrambi gli eventi si sono svolti a Palazzo Invernizzi, con ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti.
Con questi appuntamenti, la Fondazione Invernizzi ha voluto confermare la propria vocazione a essere un luogo vivo di cultura e ascolto, al servizio della ricerca artistica e dell’innovazione musicale.